Dal 1539, sulle colline di Segonzano, nasceva la Cantina dei Baroni a Prato.
Grazie al ritrovamento di un inventario scritto in volgare datato 18 dicembre 1539, conservato presso l’Archivio provinciale di Trento, possiamo ufficialmente documentare l’attività vitivinicola della famiglia a Prato a Segonzano già nel XVI secolo.
Quel documento, che riporta con ordine le voci di “vin dato e vin venduto”, testimonia una gestione agricola strutturata, segno di un’eredità solida e longeva.
Sfoglia l’inventario originale del 1539

Dal 1885, la produzione della cantina assume una nuova forma con l’introduzione del Pinot Nero, che ancora oggi rappresenta il cuore identitario della tenuta: un percorso che attraversa quattro generazioni, unite dalla passione per la terra, la montagna e il vino.
Ogni bottiglia racconta una storia: di famiglia, di territorio, di fatica e dedizione.

Dal passato al presente: un legame che continua
La nostra cantina è cresciuta nel tempo, attraversando guerre, rivoluzioni e cambiamenti epocali, ma senza mai perdere la sua anima artigianale. Ogni generazione ha custodito e innovato questa eredità viva e rinnovandola ogni giorno con uno sguardo al futuro.
Coltiviamo la vite a mano sui terrazzamenti della Valle di Cembra, uno degli esempi più autentici di viticoltura eroica in Trentino-Alto Adige.
Dal passato al presente: un legame che continua
Oggi, a oltre un secolo di distanza, la cantina è guidata da Paolo a Prato, enotecnico diplomato all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che ha raccolto il testimone della famiglia con passione e dedizione.
Coltiviamo le vigne a mano, raccogliendo solo le uve migliori.
Rispettiamo la terra e seguiamo un metodo di vinificazione sostenibile.
Esaltiamo il terroir, producendo vini di carattere e identità.

“Ogni vendemmia è una sfida, ogni vino è un pezzo della nostra storia.” Paolo a Prato
Vini d’Annata: Una Collezione Storica esclusiva
La Cantina Barone a Prato custodisce una collezione esclusiva di vini d’annata, testimoni di oltre un secolo di viticoltura eroica in Valle di Cembra.
Tra i nostri tesori più preziosi spicca il Pinot Nero 1954, frutto della seconda vendemmia di Ferdinando a Prato, padre dell’attuale titolare Paolo.
Sull’etichetta, tuttavia, compare ancora il nome di Silvio a Prato, figura storica della famiglia e grande appassionato di viticoltura.
È stato proprio lui a riconoscere nel celebre acquerello di Albrecht Dürer (1495) la sagoma del Castello di Segonzano, rafforzando così il legame culturale e identitario tra la nostra cantina e il territorio trentino.
Nel 2021, con il supporto dei migliori enologi dell’arco alpino, abbiamo provveduto al ricolmo del Pinot Nero 1954: un gesto di cura e conservazione, per tramandare la sua memoria alle generazioni future.
54 bottiglie storiche, etichettate con l’immagine del Castello dipinto da Dürer, raccontano non solo una vendemmia, ma un patrimonio di famiglia e di territorio.

Ogni bottiglia racconta un pezzo della nostra storia e della tradizione vinicola di Barone a Prato.
Scopri il mondo di Barone a Prato! Scegli la tua esperienza e lasciati trasportare dalla tradizione e dall’ospitalità di chi vive il vino con passione familiare senza tempo.

